Tempi contingentati, prenotazione obbligatoria, e no alle riviste: sono alcune delle nuove indicazioni per parrucchieri ed estetisti, elaborate dal Documento tecnico messo a punto dall’Inail e dall’Iss, in vista della riapertura nella fase 2 del contrasto al coronavirus. Secondo i dati Istat, sono più di 142mila i saloni in Italia con un numero di addetti che si aggira sulle 262mila unità.
È la parola d’ordine per i nuovi trattamenti: dove possibile, “già in fase di prenotazione, è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti per ciascun cliente”. Ciò è fondamentale per ottimizzare i tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico. Necessaria una buona gestione degli orari per evitare le sovrapposizioni di clienti. In fase di prenotazione, il gestore provvederà ad informare il cliente circa la necessità di osservare le misure di igiene personale prima di recarsi al locale per il trattamento
Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza (ad es. minori, disabili, etc.) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione. Andrà consegnata all’ingresso una borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali del cliente da restituire al completamento del servizio
Si ipotizza il ricorso, nelle aree lavaggio, a barriere separatorie fra aree e postazioni al fine di mitigare il rischio. Per quanto riguarda le distanze, viene raccomandato di prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni di trattamento (ad es. utilizzando postazioni alternate).
RIVISTE
La lettura di rotocalchi e riviste diventa un ricordo. Si consiglia infatti di eliminarli così come ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano (ad es. cura della barba)
MONOUSO
Al cliente durante il trattamento andrà fornita una mantella o un grembiule monouso ed utilizzare asciugamani monouso; se riutilizzabili, devono essere lavati ad almeno 60 °C per 30 minuti. Dopo devono essere posti e conservati in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile poi chiudibile e che garantisca di evitare i contatti fino al momento del conferimento e/o del lavaggio
SANIFICAZIONE
Dopo ogni trattamento l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati (ad es. forbici, pettini) vanno sanificati oltre le normali procedure di prevenzione in atto per il settore. Disinfettare frequentemente le superfici comuni, ossia utilizzate da più persone (tastiere, POS, maniglie, corrimani). Pulire giornalmente i locali comuni (spogliatoi e servizi igienici) con prodotti specifici
ESTETISTI
In linea di massima devono seguire le stesse linee guida dei parrucchieri, ma con qualche accorgimento in più come ad esempio l’uso di visiere. I pannelli delle cabine, durante i trattamenti estetici, dovranno essere chiusI. Per quelli che implicano l’uso di vapore, si devono prevedere, dove possibile, operazioni alternative. Tali trattamenti potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione. Sono inibiti, ove presenti, l’uso della sauna o del bagno turco, come anche quello delle vasche idromassaggio. Al termine di ciascuna sessione vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro sia stato utilizzato per il trattamento.
TRA UN CLIENTE E L’ALTRO
Prima di far entrare il cliente successivo, bisogna garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente. Tutte le procedure di prevenzione elencate richiederanno un tempo maggiore del solito, di conseguenza è necessaria una pianificazione dei tempi operativi fin dalla fase di prenotazione.
PROTEZIONI INDIVIDUALI
In particolare per gli estetisti dovranno essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol e, comunque, in tutti i casi già previsti dalla normativa vigente