I giovani europei? Un popolo di delusi. È questo il sentimento predominante che accomuna le giovani generazioni in Italia e nei principali Paesi del Vecchio Continente come evidenziato da un’indagine realizzata dall’Istituto Swg che ha coinvolto una serie di campioni rappresentativi nazionali (in Italia, Francia, Austria, Germania, Polonia e Spagna) su tematiche come le emozioni, le tensioni sociali, la democrazia, i concetti sovranisti, l’immigrazione e il capitalismo.
Emozioni
In riferimento all’attuale situazione del Paese, delusione, speranza e rabbia sono i tre sentimenti predominanti dei giovani italiani (rispettivamente al 26, 23 e 19 per cento). E ad essere delusi non sono soltanto i nostri concittadini, in quanto il sentimento è predominante in tutti i campioni intervistati. Le percentuali più alte sono state riscontrate tra i polacchi (46 per cento) e gli spagnoli (43 per cento).

Tensioni sociali
Nel secondo quesito proposto, l’Istituto demoscopico ha chiesto agli intervistati cosa è necessario per cambiare realmente le cose in Europa. Proseguire sulla strada delle riforme o ci vorrebbe una rivoluzione? La soluzione moderata è quella predominante, dal 69 per cento dei giovani italiani e spagnoli al 47 per cento dei francesi. I più predisposti a una reazione decisa sono i polacchi, tra cui la percentuale di risposte sulla rivoluzione ha raggiunto il 29 per cento.

Difesa della democrazia
E se la rivoluzione non è una strada che la maggioranza percorrerebbe volentieri, allo stesso modo tutti gli intervistati sono perlopiù concordi nella difesa dei governi democratici.

Il sovranismo
Tuttavia, tranne in Spagna, in tutti gli altri Paesi coinvolti dal sondaggio la maggior parte degli intervistati si è detta a favore del concetto sovranista “Prima noi”. La percentuale più alta di chi è molto o abbastanza d’accordo si è registrata in Polonia (72 per cento), mentre in Italia è al 53 per cento (al 39 per cento i contrari).

Migranti
Riguardo alle politiche sull’immigrazione, è stato chiesto di indicare un’opzione tra una migliore redistribuzione dei migranti tra i Paesi dell’Unione favorendone l’integrazione, un rafforzamento dei controlli alle frontiere con rimpatri più veloci o nessuna di queste. Spagna e Italia sono stati i due Paesi maggiormente a favore dell’integrazione, rispettivamente con il 70 e il 52 per cento, mentre la stragrande maggioranza degli intervistati polacchi ha optato per il controllo delle frontiere e i rimpatri più veloci (74 per cento).

Capitalismo
Infine, l’ultimo quesito proposto dall’Swg riguarda il modello economico predominante nell’Ue. Dovrebbe essere quello capitalista o un nuovo modello differente? Secondo la maggioranza degli spagnoli (42 per cento) la soluzione ideale sarebbe un misto tra il capitalismo e un modello economico differente. Soluzione indicata anche dalla maggioranza degli intervistati italiani (32 per cento). Secondo i francesi, invece, la strada da percorrere è quella di un nuovo modello economico (33 per cento), contro i polacchi che prediligono il modello capitalista (31 per cento).
