Sarà allestita questa mattina in via Bernini 52, a Palermo, in un bene confiscato alla mafia e assegnato dal Comune al Centro studi ‘Paolo Borsellino’ la Camera ardente per Rita Borsellino, la sorella del giudice antimafia che si è spenta ieri in ospedale all’età di 73 anni, dopo una lunga malattia.
Lo ha concordato con i familiari e con i responsabili del Centro il sindaco Leoluca Orlando, che ha anche disposto la presenza del gonfalone della città. «Con Rita Borsellino scompare una figura simbolo di testimonianza antimafia e di impegno della società civile»ha detto ieri il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè: «Una donna straordinaria che si è contraddistinta per l’impegno profuso contro tutte le mafie e le ingiustizie». Cordoglio alla famiglia arriva, oltre che dal mondo politico, anche dalla società civile, dall’associazionismo e dalle organizzazioni sindacali. «Con Rita Borsellino si è spenta una luce dell’antimafia vera»dice il Centro Studi Pio La Torre, mentre per il segretario Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, Rita Borsellino è «simbolo della Palermo che ricorda il passato e le azioni dei grandi protagonisti della lotta alla mafia, per cambiare il presente».
«Tristezza, dolore, cordoglio. Rinnovato appello a ricercare la verità, sul caso #Borsellino», scrive su Twitter la Cisl Sicilia ricordando «Rita, simbolo della lotta contro la #mafia Per la #legalità Contro l’#antimafiadelleapparenze e delle convenienze». «La scomparsa di Rita Borsellino – dice la Cgil Palermo – è una grave perdita non solo per la sua famiglia ma per tutto il mondo del lavoro, per le moltitudini di giovani per cui lei è stata punto di riferimento, per tutte le donne e gli uomini che hanno combattuto e continuano a combattere la mafia nella nostra città e in tutto il Paese». Mentre la Uil Palermo ricorda una «protagonista della lotta alla mafia e simbolo di un impegno forte e costante in questa città». «Siamo molto addolorati – dice il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna – per la morte di Rita Borsellino, una donna che ha combattuto tante battaglie per la legalità e contro ogni forma di mafia. Dopo la strage di via D’Amelio ha radicalmente cambiato la sua vita, trasformando la rabbia e il dolore in impegno civile. Ci mancheranno la sua forza e il suo sorriso».